Sempre più spesso nel ramo calcestruzzo si sente parlare di queste due
classi: esposizione o consistenza.
Quale delle due è obbligatorio rispettare e quale invece si può fare
una richiesta diversa dal capitolato di progetto?
Ebbene prima di rispondere alle domande, vorrei dare una piccola
spiegazione della differenza sostanziale che esiste tra le due classi.
Con la classe d’esposizione il progettista vuole evidenziare l’aggressione
alla quale il calcestruzzo è soggetto per tutta la durata della sua vita d’esercizio.
Per tanto più l’azione esterna è aggressiva maggiore saranno le attenzioni da
dare al calcestruzzo in fase di progetto o nella messa in opera.
Il calcestruzzo è un materiale composto con diversi elementi i quali,
combinati tra di loro, danno vita a un materiale plasmabile nelle prime ore di
vita e infine solido quando termina la fase d’indurimento. Questo materiale
funge da copertura dei ferri di armatura, pertanto più il materiale è privo di
porosità, cioè vuoti all’interno della massa, più riesce a proteggere meglio il
ferro che ricopre. Oltre tutto, maggiore è il quantitativo di acqua presente
all’interno del calcestruzzo, maggiore è il rapporto con la pasta cementizia. Questo,
per gli esperti che conoscono la tecnologia, può essere una forte mancanza per
la durabilità perché comporterebbe maggiore porosità, maggiore permeabilità e
soprattutto forte rischio di fessurazioni da ritiro.
Bisogna approfondire molto sulla tecnologia del calcestruzzo perché chi
legge quest’articolo, possa comprendere determinati concetti base; quali
durabilità, permeabilità, porosità e assenza di crepe.
Non voglio dilungarmi su questi argomenti, sarebbe al momento difficile
da gestire in un blog. Posso consigliarvi di seguire in futuro la pubblicazione
di alcuni miei articoli affinché possiate imbattervi in queste argomentazioni e
magari incominciare a masticare meglio i concetti di tecnologia.
La legge in Italia prevede che per ogni tipologia d’aggressione
esterna bisogna rispettare parametri prestabiliti attraverso tabelle
riassuntive. Queste tabelle sono consultabili all’interno delle norme (in Italia,
la norma di riferimento è UNI 11104) e vi sono riportati i parametri minimi da
rispettare per il mantenimento della durabilità.
In conclusione, chi progetta deve considerare l’aggressività del ambiente
esterno e seguire le indicazioni prescritte dalla normativa.
Con la classe di consistenza invece indichiamo una proprietà del
calcestruzzo allo stato fresco. Essa non è altro che la scorrevolezza del
calcestruzzo quando è ancora lavorabile. Maggiore è la classe di consistenza
minore è la fatica per il posatore. Inoltre più il calcestruzzo tende a
scorrere nelle casseforme più queste saranno omogenee quando verranno
scasserate, e dovranno sviluppare la struttura.
La classe di consistenza non si ottiene con semplice aggiunta di
acqua, bensì in fase di progetto. Bisogna che chi ordini il calcestruzzo,
conosca bene la difficoltà della messa in opera. Un calcestruzzo progettato con
una classe di consistenza fluida, non può essere modificato in un'altra classe
di consistenza ancora più fluida con semplice aggiunta di acqua. Perché come
descritto prima nelle classi di esposizioni, più acqua nel calcestruzzo meno
durabilità, maggiore porosità, maggiore permeabilità e soprattutto forte
rischio di fessurazioni da ritiro. Il che significherebbe non rispettare la legge
e perciò punibile.
Volendo a questo punto rispondere alla domanda iniziale, si può senza
dubbio scrivere che la classe di esposizione non è contestabile bensì soltanto
migliorabile, mentre quella di consistenza può essere modificata in capitolato,
ovviamente rispettando tutte le regole della corretta tecnologia del
calcestruzzo, se si ritiene necessario.
Nella mia esperienza professionale, mi sono capitati diversi committenti
che richiedevano consistenze poco adatte per la tipologia di opera prevista. Quando
gli ho spiegato e mostrato la difficoltà nella messa in opera, questi hanno
subito compreso l’importanza del concetto di consistenza.
Il calcestruzzo è un materiale affascinante, e la tecnologia sta
compiendo passi da gigante in questi ultimi periodi. Conoscere le normative e
applicarle nella maniera corretta, significa rispettare semplici concetti
ottenendo un forte risparmio economico e una grande professionalità.